Supply Chain Agile oltre la Crisi del Mar Rosso

La crisi del Mar Rosso non è più solo un problema logistico: è una questione di sopravvivenza per le catene di fornitura globali. Il dirottamento delle rotte attraverso il Capo di Buona Speranza ha allungato i tempi di trasporto e moltiplicato i costi fino a sette volte rispetto a un anno fa.

Ma cosa significa tutto questo per le aziende? Significa affrontare un aumento del “time to market” e prezzi di spedizione che pesano sulle operazioni quotidiane. E le opzioni, al momento, non sono molte: l’alternativa delle vie aeree non riesce a sostenere il volume delle merci, mentre le vie commerciali dall’India all’Europa non offrono soluzioni immediate per ridurre i ritardi.

Boston Consulting Group (BCG) ci indica un’unica via d’uscita: investire in strategie di resilienza.

È il momento di pensare a:

  • Nuove tecnologie per ottimizzare rotte e costi
  • Integrazione del trasporto aereo e marittimo
  • Diversificazione delle rotte commerciali

In un contesto in cui il rischio geopolitico è la nuova normalità, la capacità di adattarsi e riorganizzare rapidamente la supply chain non è più un vantaggio competitivo: è una necessità.

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